SAXGO19: Jan Kus & Slavo Rican Assembly
Bevkov trg Nova Gorica
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Jan Kus & Slavo Rican Assembly
Jan Kus & Slavo Rican Assembly
Jan Kus (Slovenia), saxofono, effetti, leadership musicale
Aleksandra Denda (Serbia), voce
Gabriel Vicéns (Puerto Rico), chitarra elettrica
Gabriel Chakarji (Venezuela), piano, tastiere
Dan Martínez (Puerto Rico), basso
Victor Pablo (Puerto Rico), percussioni
Žan Tetičkovič (Slovenia), batteria, batteria elettronica
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Dopo il successo di critica del suo album di debutto come leader, Faith (classificato tra i primi 3 nelle classifiche jazz americane e canadesi), l'eclettico saxofonista sloveno stabilitosi a New York, compositore e produttore Jan Kus estende ulteriormente il suo gruppo e continua il percorso che stava percorrendo naturalmente negli ultimi anni. Nel suo nuovo gruppo fonde la sua esperienza nella scena musicale jazz latina di New York con le sue radici slovene. Inoltre, come membro del Fernando García Sextet, ha lavorato a uno dei migliori album del 2018, secondo il noto Downbeat Magazine.
The Slavo Rican Assembly si concentra sull'esplorazione delle somiglianze e differenze tra la musica portoricana (e in generale caraibica), Slava e della cultura balcanica, fondendole in un suono coeso e concettualmente nuovo che è unico nel mondo musicale attuale.
Il gruppo che si è esibito nei famosi locali di New York come Carnegie Hall, Le Frak Concert Hall e Louis Armstrong House Museum, porta gli ascoltatori in viaggi musicali unici: dalle malinconiche ballate popolari, tipiche della regione slovena del Prekmurje, all'atmosfera temperamentale delle sessioni di street jam caraibiche, sintetizzandole in un mix ritmico, interessante, sincero e potente.
L'uso crescente di elettronica nel repertorio dirige la loro musica verso una galassia musicale lontana, mai sentita ed inesplorata.
Con il suo suono multiculturale, il gruppo vuole illuminare l'universalità delle esperienze di vita umane che trascende le differenze nazionali, politiche o culturali, e mostra la capacità umana di formare nuovi legami "tribali", basati più sulla spiritualità che sui rapporti sanguinei.