ECHOS - ECHI TRANSFRONTALIERI
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FOTO: Matej Vidmar
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Promozione dello sviluppo territoriale transfrontaliero, valorizzazione dell'accesso alle produzioni culturali e alla cultura in genere, supporto ai giovani e superamento di barriere fisiche, politiche e mentali sono gli obiettivi della seconda edizione del festival musicale transfrontaliero ECHOS, nell'ambito del quale si svolgeranno 14 concerti (6 in Slovenia e 8 in Italia) a sostegno di nuove forme di cooperazione in ambito culturale fra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia. Il Festival si svolgerà in località scelte con cura per la ricchezza e la particolarità del loro patrimonio architettonico, artistico e culturale, dove saranno organizzate anche visite guidate e degustazioni di specialità enogastronomiche locali.
Il programma del festival vanta una ricca rassegna di rinomati complessi italiani e sloveni, oltre alle neonate orchestre da camera, composte di giovani musicisti dei due paesi in occasione del campus musicale diretto da Tomaž Lorenz, professore di musica da camera all'Accademia di musica di Lubiana, e Roberto Turino, professore di pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Il campus musicale sotto l'egida del Kosovelov dom Sežana si svolgerà in due week-end di giugno 2014 presso la Scuola di musica di Sežana.
Oltre al ricco programma del festival e alla partecipazione di ottimi musicisti giovani, la novità della presente edizione sono le prime assolute di quattro composizioni nuove, scritte e ideate per l'occasione da quattro compositori "transfrontalieri": Nejc Kuhar e Marijan Mlakar della Slovenia e Matteo Andri e Alberto Potente dell'Italia.
La nobile missione del festival Echos, secondo le parole del direttore artistico sloveno del festival, Veronika Brvar, è di garantire la convivenza della musica d'autore con la tradizione popolare e la cultura del territorio. Il tema della presente edizione ovvero la riscoperta dei castelli e della cultura feudataria sarà enfatizzato dai concerti di apertura e di conclusione e da due gruppi musicali: l'italiano La Rossignol e lo sloveno Ensemble Cortesia, impegnati nelle rievocazioni dei balli del Rinascimento e del Barocco. Una vera chicca del festival saranno le creazioni del musicista italiano Daniele D'Agaro e del quartetto sloveno 4Saxess, che creano delle commistioni particolari fra la tradizione popolare e i ritmi vibranti del jazz. Il battito del festival sarà impostato nello spirito di Thomas Mann di "un'arte con una missione" presentando le tradizioni musicali di popoli condannati a cercare i confini della propria patria per secoli. La tradizione del Klezmer, della musica dallo spirito libero, sarà presentata dai gruppi Kontra Kvartet e Klez Gang.
Il festival Echos rivolge un'attenzione particolare a quei giovani musicisti, i quali avendo partecipato al campus musicale, hanno costituito assieme ai due maestri dei nuovi gruppi musicali transfrontalieri. Come illustrato dal direttore artistico italiano del festival, Patricia Turicchia, oltre a dare ai giovani l’opportunità di conoscersi, crescere insieme e conoscere le reciproche culture tramite la Musica, il festival si prefigge di offrirgli anche la possibilità di costruire qualcosa insieme. La Musica resterà sempre uno dei linguaggi universali più efficaci e potenti e perciò stiamo cercando di contribuire in modo congiunto alla reciproca conoscenza e comunione delle due nazioni iniziando dai giovani, i quali sapranno esprimere e realizzare molto meglio quell'ambito futuro senza barriere, limitazione e frontiere di alcun tipo.