2019

FOTO: Žiga Koritnik

 EVAN PARKER, saxofono
ZLATKO KAUČIČ, percussioni

Evan Shaw Parker (Bristol, 1944) è un saxofonista britannico che suona il free jazz. Nel corso degli anni ha suonato e registrato vari album con molteplici collaboratori, diventando così uno dei pionieri nello sviluppo del free jazz europeo e della libera improvvisazione. Ha sviluppato o ampliato sostanzialmente tutta una serie delle cosiddette tecniche estese sul saxofono. Il critico musicale Ron Wynn descrive Parker come "uno tra i saxofonisti più innovativi e intriganti d'Europa. La sua musica da solista non è per gli schizzinosi". Tuttavia, Parker è meglio conosciuto per il suo lavoro nel quale ha assimilato l’avanguardia americana dalla quale ha conseguentemente forgiato il suo stile immediatamente riconoscibile. La sua musica degli anni '60 e '70 comprende intrecci di linee fluttuanti e vorticose che danno la precedenza alla struttura musicale piuttosto che alla melodia. A volte, l’uso del suono puro, ricorda le registrazioni più radicali degli anni '70 di Steve Lacy o il lavoro di alcuni membri dell'Associazione per l’avanzamento dei musicisti creativi (AACM). Parker ha cominciato a sviluppare metodi per stratificare rapidamente le armonie e l’uso delle cosiddette false note per creare dense trame contrappuntistiche. Questo comprendeva esperimenti con ance di plastica, respirazione circolare e l’uso rapido della lingua, che inizialmente era così intenso che il sangue cominciava a gocciolargli dal saxofono. Parker è sempre più interessato all'elettronica. Ha intrapreso delle collaborazioni con musicisti come Phil Wachsmann, Walter Prati, Joel Ryan, Lawrence Casserley e Matthew Wright che elaborano il suo modo di suonare elettronicamente, creando un ciclo continuo e spostando il paesaggio sonoro. Ha registrato un gran numero di album sia da solista che come leader di vari gruppi musicali.

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Zlatko Kaučič (Postumia, 1953) è un multi-percussionista creativo sloveno. Negli anni '70 si è trasferito in Italia, dove ha girato in tour e registrato il primo album con il gruppo Hero. Durante questo periodo è stato coinvolto nella cooperativa musicale svizzera dove ha suonato con Irene Schweitzer, Radu Malfatti, Duško Goykovich e Allen Blairman. Nel 1976 si è trasferito a Barcellona dove ha iniziato a suonare nei club e nei festival di tutto il paese con musicisti come Peter Delphinich, Eric Peter, Tete Montoliu, Claude Guillot, Paul Stocker, Mike Osborne, Burton Greene, John Lewis, Steve Lacy e Kenny Wheeler, oltre ad esibirsi come solista. Nel 1979 ha partecipato ad un tour in Portogallo con Paul Stocker, durante il quale si è unto al gruppo The Trio, composto oltre a lui, dal bassista portoghese Ze Eduardo e al pianista Antonio Pinho. Il gruppo ha suonato molto in Portogallo, a Macao (Cina), e in seguito ha fatto da spalla a musicisti come Don Rendall, Michael Garrik e al tenore portoghese Rao Kyao. Dal 1981 al 1983 ha insegnato batteria alla scuola di jazz "Taller de musicos" di Barcellona e ha partecipato a seminari di jazz con Chuck Israels, Ron Mclure e David Schnitter. Dal 1984 al 1992 ha vissuto ad Amsterdam. Ha suonato due volte al "North Sea Jazz Festival" e ha con il suo trio che suona regolarmente in Spagna. Suona anche con un ottetto e compone musica per gruppi di teatro e danza. La specialità di Zlatko Kaučič è una performance unica di percussioni da solista che esprime il suo stile personale. Ha tenuto molteplici workshop in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2011 gli è stato conferito il riconoscimento dal Fondo Prešeren, il più importante riconoscimento culturale in Slovenia e durante la sua carriera musicale ha creato musica per due documentari, teatro e poesia oltre ad aver ricevuto altri premi e riconoscimenti per il suo lavoro svolto nel campo della musica.